La riforma del diritto fallimentare…come spiegarla ai clienti

La riforma del diritto fallimentare, con le sue implicazioni (almeno potenziali) i professionisti la conoscono molto bene. Il punto è riuscire a farla ‘comprendere’ (e digerire) al mondo della piccola e media impresa.
  1. Le piccole e medie imprese nostrane presentano certamente un forte sistema di controllo interno esercitato dal proprietario amministratore, ma tale controllo non è formalizzatoné documentato. Inoltre, la separazione delle funzioni è estremamente limitata, sia per il limitato numero di addetti che per il forte spirito di accentramento delle informazioni e del processo decisionale.
  2. una revisione efficiente, basata sui principi ISA, richiede che la società revisionata sia dotata di una buona “cultura aziendale del controllo interno”. Infatti, il primo elemento che l’organo di controllo deve valutare, analizzando il sistema di controllo interno aziendale, è l’”ambiente dei controlli”, ovvero la sensibilità della società ad adottare un sistema di controllo interno accurato ed efficiente. Anche in questo caso è del tutto evidente che le piccole e piccolissime imprese italiane sono caratterizzate da una “governance” a carattere familiaree l’imprenditore, non dovendo rendere conto ad un azionariato diffuso, non percepisce la necessità di investire denaro e risorse in sistemi di controllo interno codificati e documentati affinché possano essere esaminati e controllati da terzi
Abbiamo a questo scopo preparato una breve e sintetica guida che vuole essere uno spunto per trattare in maniera semplice ed efficace con interlocutori ‘non tecnici’ i principali aspetti della riforma.