PRIMA – Partnership for Research and Innovationin the Mediterranean Area

Lo scorso 11 aprile a Bruxelles è stato raggiunto l’accordo fra Parlamento europeo e Consiglio europeo, supportati dalla Commissione europea, per la creazione dell’Agenzia per l’attuazione del programma PRIMA, Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area.


Si tratta di un programma che, nei prossimi dieci anni, gestirà oltre mezzo miliardo di euro sui temi dell’innovazione nei sistemi alimentari, delle tecnologie per la sostenibilità e la sicurezza in agricoltura, dell’uso efficiente delle risorse idriche.

Tra le risorse messe a disposizione, 220 milioni arriveranno dalla Commissione europea nell’ambito del programma quadro per la ricerca Horizon 2020, e oltre 300 milioni dai 18 Paesi partecipanti, che attualmente sono 11 Paesi dell’UE (Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia e Spagna) e 7 Paesi non UE (Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Tunisia, Turchia).
Raggiunto l’accordo istituzionale, inizia adesso il percorso operativo che porterà a lanciare i primi bandi per finanziare partnership di ricerca e innovazione fra istituzioni e imprese delle due coste mediterranee a fine 2017.

La Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli ha dichiarato: “Per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali del Mediterraneo la ricerca e l’innovazione possono svolgere un ruolo centrale. Sistemi agricoli più sostenibili, miglior uso dell’acqua e sviluppo delle imprese del settore alimentare possono contribuire alla crescita economica e sociale dell’area, anche ai fini della gestione dei fenomeni migratori. Alzare muri non porta a nulla. Dobbiamo costruire ponti fra i popoli ed il Miur, con la guida dell’iniziativa PRIMA, si sta fortemente impegnando in tale direzione”.