Credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo 2017 – 2020

Incentivi alle imprese – credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo, programma 2017/2020

Idee Con il voto dello scorso 7 dicembre al Senato è stata approvata definitivamente la legge di bilancio per il 2017. La nuova legge di bilancio, la prima che in base alla riforma dei provvedimenti contabili incorpora anche la legge di stabilità, entra in vigore il 01/01/2017. Molti degli interventi in essa contenuti puntano a mettere benzina nel motore della crescita attraverso la riduzione delle tasse e l’aumento delle spese per investimenti. Tra le principali misure troviamo il credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo.

A cosa serve

Stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese

Quali vantaggi

Credito di imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014. Il credito di imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.

Sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: costi per personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali

La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017-2020.

Il beneficio è cumulabile con:

  • Superammortamento e Iperammortamento
  • Nuova Sabatini
  • Patent Box
  • Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE)
  • Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative
  • Fondo Centrale di Garanzia

A chi si rivolge

  • Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.

Come si accede

  • Automaticamente in fase di redazione di bilancio, indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, nel quadro RU del modello Unico

Controllo

  • Sussiste l’obbligo di documentazione contabile certificata.

gda revisori indipendenti si occupa dell’analisi e della certificazione delle spese di ricerca e sviluppo sostenute dall’impresa ammissibili per il riconoscimento del credito di imposta mettendosi al servizio delle imprese prive di un proprio organo di controllo o qualora l’organo di controllo ritenga opportuno delegare ad un ausiliario tale attività