Certificazione spese di ricerca e sviluppo

Il D.L. n. 145/2013 prevede la predisposizione di “apposita documentazione contabile certificata” quale elemento essenziale per accedere al credito d’imposta per le imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo

Il Decreto Destinazione Italia (D.L. n. 145/2013, convertito, con modificazioni, nella Legge n. 9/2014) ha introdotto un credito d’imposta a favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo.

Il credito d’imposta spetta a tutte le imprese che investono in tali attività, indipendentemente dalla forma giuridica (società di capitali, società di persone, ditte individuali, ecc.) dal settore economico in cui operano, dal regime contabile adottato e anche a prescindere dal fatturato.

Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, il decreto attuativo 27 Maggio 2015 richiede la predisposizione di “apposita documentazione contabile certificata” dal soggetto incaricato della revisione legale o dal
collegio sindacale o da un professionista (INDIPENDENTE) iscritto nel registro dei
revisori legali di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39.

Alla luce del recente parere espresso dalla Regione Toscana, all’interno di un proprio bando per la ricerca che vieta la presenza di una relazione d’affari esistente al di fuori dell’incarico di revisore contabile, diventa sempre più importante porre attenzione al rispetto del principio di indipendenza.

In tale contesto gda è in grado di offrire un elevato standard qualitativo permettendovi una gestione consapevole e priva di rischi degli strumenti agevolativi che l’attuale normativa offre alle aziende. [vedi brochure allegata]