Discussion Paper IASB su Goodwill e Impairment

Il trattamento del goodwill (avviamento) è una delle grandi questioni aperte dell’informativa societaria.
 
Lo IASB ha appena pubblicato (vedi alla fine dell’articolo il link al documento) un Discussion Paper intitolato “Business Combination: Disclosure, goodwill and impairment”in cui espone alcune posizioni preliminari (Preliminary Views) assunte in dal Board relativamente a tematiche emerse durante la fase di osservazione dell’implementazione (PIR – Post Implement Review) del principio contabile IFRR 3 “Business Combination”. Il documento invita altresì Users e Prepares ad inviare i propri commenti (entro il 15 settembre 2020) al fine di proporre eventuali modifiche al principio.
 
L’informativa relativa alle business combination
Il documento propone di introdurre l’obbligo di una maggiore informativa di bilancio circa gli obiettivi delle business combination e, soprattutto, sugli esiti del monitoraggio operato dalla direzione circa l’effettivo raggiungimento degli obiettivi attesi dalle business combination.

Si tratta di un nuovo obbligo che può indurre le imprese ad un miglioramento del loro sistema di controllo interno obbligandole e dichiarare in quali misura gli obiettivi delle business combination vengono raggiunti e chiedendo una spiegazione di come viene misurato il conseguimento degli obiettivi. Una simile disposizione potrebbe avere anche comportare un miglioramento del processo decisionale relativo alle business combination in quanto rende necessario esplicitare in modo chiaro e misurabile i benefici delle operazioni prospettate.
 
Impairment o ammortamento?
Si tratta probabilmente della questione più importante ed è conseguenza delle molteplici critiche ricevute dal Board in conseguenza dell’abbandono dell’ammortamento del goodwill in favore del test di impairment. Le principali critiche hanno riguardato:

  • l’eccessivo costo del test;
  • il fatto che consenta margini di discrezionalità (soprattutto nella formulazione di previsioni di flussi di cassa eccessivamente ottimistici);
  • l’effettiva capacità di fornire informazioni maggiormente rilevanti per gli utilizzatori rispetto al processo di ammortamento.

Il documento comunque tende a rigettare le critiche e propone di mantenere il test di impairment e di non ritornare all’ammortamento del goodwill. Tuttavia questa visione preliminare del Board è tutt’altro che unanime considerato che hanno votato a suo favore solo 8 dei suoi 14 membri. La consultazione è quindi di fondamentale importanza e potrebbe essere determinante nella decisione definitiva circa il trattamento del goodwill nei prossimi anni.
 
Impatto del goodwill sul patrimonio
Il Board riconosce che il goodwill presenta delle caratteristiche proprie molto particolari:

  • non è possibile stimare la durata della sua vita economica utile;
  • il suo valore non può essere calcolato direttamente ma solo indirettamente tramite l’analisi dei flussi di cassa futuri delle Cash Generating Unit a cui si riferisce.

Ciò fa si che la valutazione del goodwill presenti degli aspetti critici e l’effettiva recuperabilità del suo valore sia soggetta ad un’alea superiore rispetto ad altre poste di bilancio. Pertanto, al fine di evidenziare agli utilizzatori del bilancio l’effetto del goodwill sulla situazione patrimoniale dell’impresa, il documento propone di indicare direttamente del prospetto dello stato patrimoniale l’importo del patrimonio netto al netto del goodwill. A tale proposito il documento presenta in allegato due esempi applicativi. Si tratta di una proposta molto innovativa, che può avere un effetto dirompente per quelle imprese in cui il goodwill rappresenta una parte molto significativa del patrimonio. D’altra parte il rapporto un elevato rapporto tra goodwill e patrimonio netto è da sempre considerato un elevato fattore di rischio dell’impresa.
 
Semplificazioni per i test di impairment
Per venire incontro alle esigenze degli utilizzatori e ridurre il costo degli impairment test il Board propone alcune semplificazioni nelle procedure relative all’escuzione dell’impairment test. Innanzitutto viene proposto di eliminare l’obbligo di effettuare il test di impairment ogni anno (sia per il goodwill che per le altre immobilizzazioni a vita indefinita), richiedendo solamente che ogni anno vengano valutati i segnali di impairment, svolgendo il test solo nel caso in cui si presentino segnali di impairment.
 
Il documento propone inoltre alcune semplificazioni tecniche nella determinazione del Valore d’Uso del goodwill ai fini dello svolgimento dell’impairment test.

IASB –  Impairment, discussion paper