Horizon Europe 2027

Horizon Europe è il nuovo programma quadro dell’Unione Europea per la Ricerca ed Innovazione che stanzierà circa 100 miliardi di Euro per :

  • rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’UE e lo spazio europeo della ricerca (SER)
  • migliorare la capacità innovativa, la competitività e l’occupazione in Europa 
  • conseguire gli obiettivi prioritari per i cittadini europei e sostenerne il modello socio economico ed i valori 

L’obiettivo di Horizon Europe è che le risorse messe  a disposizione si traducano in attività che producano effetti tangibili sull’economia e sulla società europea, nel medio e nel lungo periodo. In tal senso il nuovo programma quadro pone una enfasi maggiore su aspetti che erano meno marcati nel precedente Hrizon 2020.
 
Il budget di 100 miliardi di Euro del programma Horizon Europe è quindi destinato a tre pilastri fondamentali :
 
–   Eccellenza scientifica per circa 26 Miliardi di Euro;
–   Sfide globali e competitività globale europea per circa 53 Miliardi di euro
–   Europa Innovativa per circa 13 Miliardi di Euro
 
Ulteriori 4,5 Miliardi di Euro saranno destinati ad ampliare la partecipazione ed allo sviluppo del c.d Spazio Europeo della Ricerca, mentre circa 3,5 Miliardi di Euro saranno destinati al Fondo InvestEU.
 
Horizon Europe verrà lanciato a partire dal 1° gennaio 2021 ed a meno di un anno dal lancio gli obiettivi, la struttura, i contenuti scientifici e tecnologici e le modalità di implementazione sono in gran parte definiti ed a breve dovrebbe essere definito anche il  “Piano Strategico” che definirà gli indirizzi principali per il primo quadriennio del programma.


Presumibilmente entro il primo semestre 2020 verranno definiti i “Programmi di Lavoro” per il biennio 2021-2022 al fine di consentire che le prime call siano annunciate entro la fine del 2020.
 
Attualmente la Commissione Europea , affiancata da un gruppo di esperti, sta lavorando alla strategia di implementazione del programma, in tale ambito è in fase di definizione del Model Grant Agreement (MGA)  e del documento interpretativo Annotated Model Grant Agreement (AMGA) con l’obiettivo di terminare entro il terzo trimestre dell’anno in corso.
 
Nell’ottica della semplificazione la Commissione sta definendo un unico MGA, differenziato sulla base delle forme di costo utilizzate, che possa essere impiegato per tutti i programmi europei, al fine di superare il complesso contesto attuale (circa 40 modelli esistenti). Ciò dovrebbe generare ulteriori benefici: standardizzazione; facilità interpretativa; maggiore integrazione tra programmi.


Inoltre, tra gli aspetti che presentano un forte carattere di novità c’è sicuramente il costo del personale che potrebbe vedere l’utilizzazione del costo giornaliero, anziché di quello orario. Ciò comporterebbe la riduzione degli obblighi legati alla necessità della registrazione del tempo lavorato sui progetti mediante i time sheet orari. E’ tuttavia da rilevare che tale proposta sembra non riscontrare il favore di unanime di tutte la parti interessate, è quindi presumibile che la Commissione proporrà degli aggiustamenti che , senza snaturare l’approccio vadano nella direzione di garantire una maggiore continuità con il precedente programma H2020.
 
Ulteriori cambiamenti potrebbero essere introdotti in relazione ad  Internal invoicing, attrezzature, in-kind contributions, receipts, costi indiretti; i cambiamenti proposti vanno nella direzione di una maggiore e più ampia accettazione delle pratiche contabili e delle policies dei beneficiari.
 
Per quanto riguarda le c.d fatturazioni interne, la Comissione prevede la possibilità di consentire che beni e servizi fatturati internamente sia rendicontabili nella forma di unit cost.
 
Per quanto riguarda la categoria Attrezzature, viene prevista la possibilità in specifiche circostanze di derogare dalla regola prevalente dell’ammortamento quale costo rendicontabile , consentendo la rendicontazione dell’intero costo di acquisto /o di produzione. Tale aspetto potrebbe esser di particolare rilevanza nei progetti per i quali sia prevista la costruzione di prototipi.
 
Infine, tra le possibili novità è da evidenziare la c,d,  “simplifed forms of costs”, con particolare riferimento al modello lump sum, peraltro già sperimentate , seppur in misura poco significativa nel precedente programma H2020.
 
La Commissione intende altresì semplificare le procedure di predisposizione delle proposte progettuali ad esempio riducendo , almeno nella fase della prima sottomissione, il numero di pagine e le informazioni richieste.
 
Anche il processo di valutazione e ranking delle proposte potrebbe essere reso maggiormente trasparente ad esempio rendendo esplicite le metodologie di valutazione ed i criteri di attribuzione del punteggio.
 
In termini di attività di controllo (audit) la Commissione intende ridurre l’onere sui beneficiari in termini di impegno richiesto alle strutture amministrative dei beneficiari. Ad esempio qualora alcune azioni siano finanziate da differenti programmi comunitari verrà svolto un solo audit che riguarderà tutti i programmi in una sola volta, riducendo in tal modo la necessità per il beneficiario di sottostare a più audit consecutivi in un periodo limitato di tempo.
 
Le revisioni dei progetti potranno essere svolte entro 2 anni dal pagamento del saldo del contributo.

Queste le premesse e le basi su cui la commissione europea sta lavorando da tempo. Naturalmente non possiamo dimenticare la situazione di crisi diffusa che stiamo vivendo a causa della pandemia da COVID19. In relazione a questo riportiamo il commento del relatore di Horizon Europe Christian Ehler.

Apprezziamo le misure adottate dal commissario Gabriel e la messa in comune di quasi 140 milioni di euro per la ricerca contro il COVID 19. La Commissione è stata molto veloce nel lanciare una call straordinaria nel quadro del programma Horizon 2020 e nel coinvolgere le parti interessate al partenariato pubblico-privato nell’ambito dell’Iniziativa sui medicinali innovativi (IMI)

Ora dobbiamo iniziare ad anticipare possibili nuove crisi per essere meglio attrezzati in futuro. La ricerca ha chiaramente un ruolo importante da svolgere nell’affrontare le sfide globali. Questa è una ragione ulteriore per sostenere la nostra proposta di 120 miliardi di euro per Horizon Europe 

“La crisi sanitaria determinata dal COVID-19 sta concentrando tutte le attenzioni e le energie. La priorità assoluta è ora quella di arginare la diffusione del virus. Dietro le quinte, dei ricercatori si sforzano, in una situazione di massima urgenza, ad individuare un trattamento ed un vaccino. Lo straordinario tasso di contagio del virus dovrebbe renderci consapevoli del fatto che il nostro mondo interconnesso si è notevolmente ridotto e che un’azione comune e coordinata tra Stati è l’unico modo per affrontare questa crisi. Questa crisi è una prova della nostra capacità di lavorare insieme in una situazione di emergenza, rimanendo al tempo stesso fedeli ai nostri obiettivi a lungo termine.